TRAMA

Titolo originale: The bronze horseman

Anno di pubblicazione: 2000

Edito in Italia da: Sonzogno

Ambientazione: Unione Sovietica, durante la seconda guerra mondiale.

E’ il primo libro diuna trilogia così composta:

1- The bronze horseman ( Il cavaliere d’inverno);

2- Tatiana and Alexander ( Tatiana e Alexander);

3- The summer garden ( inedito in Italia)

Leningrado, 1941.Durante il regime staliniano Tatiana Metanov vive, come la maggior parte dei russi, in una situazione di grande povertà, dividendo due stanze con la numerosa famiglia.Nonostante la giovane età ( 17 anni) nella sua vita ha conosciuto pochissime gioie e molte privazioni, fino a quando, in uno dei rari momenti di svago, conosce Alexander, un ufficiale dell’Armata Rossa, col quale è letteralmente colpo di fulmine ancora prima di conoscersi! Purtroppo i suoi sogni di felicità sono destinati a infrangersi subito:presto scopre che Alexander è il misterioso ragazzo di sua sorella Dasha.I due giovani nonostante l’evidente attrazione decidono tacitamente di troncare questo legame ancor prima di nascere,perché è evidente che causerebbe troppa sofferenza,e Tatiana non accetterebbe mai di causare un così grande dolore alla sua amatissima sorella.Oltretutto sembra proprio che non ci sia tempo per l’amore:Hitler invade la Russia , il Paese entra in guerra e le cose peggiorano notevolmente:il fratello di Tania e Dasha come molti giovani viene mandato al fronte e presto dato per morto,Tania comincia a lavorare duramente come operaia, la povertà aumenta sempre più….Nonostante ciò, e nonostante i buoni propositi, il legame tra Tania e Alexander aumenta d’intensità ogni giorno di più: i due si amano di un amore autentico e profondo, che nonostante le difficoltà ( oltre alla sorella Dasha e alla guerra, le meschine manovrazioni di Dimitri, un falso amico di Alexander attratto da Tania)non cessa di esistere e si rafforza, anche se i due innamorati sono sempre più decisi a negarsi ogni possibilità di felicità per rispetto a Dasha; si accontentano di qualche momento rubato e del sentimento in sé.Poi anche Alexander viene richiamato al fronte, e quasi contemporaneamente arriva il terribile inverno russo:ormai il Paese è allo sbando e il freddo e la povertà decimano la popolazione.Tra le vittime l’intera famiglia di Tatiana, compresa Dasha. Distrutta dal dolore, Tania trova rifugio presso alcuni parenti a Lazarevo, un paesino immerso nei boschi, una piccola oasi dove la guerra non è arrivata;qui la raggiunge Alexander,che mandato in licenza ha saputo ciò che è accaduto, e ora che più nessun ostacolo si frappone tra loro, si lasciano finalmente andare vivendo il loro amore alla luce del sole, sposandosi e passando un breve periodo idilliaco di felicità assoluta.

Ma purtroppo la guerra continua ,e le difficoltà dei due innamorati sono appena iniziate.

RECENSIONE

“Non mi hai trovato. Non mi stavi neanche cercando. Sono io che ti ho trovata. Tu mi …….. Stavi cercando? Da una vita”

Ecco queste sono alcuni passi del libro che, a mio parere, fanno capire a chi le legge che qui l’amore assoluto è protagonista.
Questo romanzo è più che un capolavoro, una storia d’amore che, purtroppo, è molto difficile ritrovarla nella nostre realtà.
Premetto che a me di solito non piacciono molto le storie ambientate ai tempi della guerra, però durante e dopo la lettura di questo libro, mi sono letteralmente innamorata dei protagonisti e della loro storia.
Il racconto è ambientato nella Russia di Leningrado, ora città di San Pietroburgo, durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1941.
La Simons ha descritto molto bene ogni dettaglio storico di quel periodo.
Il romanzo inizia la scoppio della guerra in Russia, che mette nel panico tutta la famiglia della protagonista femminile, Tatiana Metanova.
Tatiana è una ragazza molto giovane, ma anche molto forte; la si conoscerà molto meglio durante il corso di tutta la storia.
Lei è molto legata a tutta la sua famiglia, in particolar modo al suo gemello Pasha e a sua sorella Dasha.
Uno dei momenti più belli del libro è quando avviene il primo incontro tra i due protagonisti.
Il protagonista maschile, Alexander è un giovane soldato, che si fa passare come russo, ma le sue vere origini sono americane.
E’ un uomo molto forte e determinato, ogni singolo scambio di dialoghi tra i due protagonisti sono scritti dall’autrice in modo stupendo e molto poetico.
La Simons scrive in un modo che tiene la lettrice attaccata al libro, che ti prende talmente tanto che lo vuoi leggere fino ad arrivare alla sua fine, tenendo anche conto che il romanzo è lungo circa 700 pagine.
Il libro è diviso in quattro parti.
La storia d’amore tra Tatiana e Alexander, fin da subito il loro primo incontro, è piena di ostacoli, soprattutto quando Tatiana scopre che Alexander è l’uomo di cui è perdutamente innamorata sua sorella Dasha.
E se devo descrivere che tipo di ragazza sia Dasha, mi viene solo da dire che come persona non mi piace, è molto egoista e in alcuni suoi atteggiamenti, anche nei confronti di Tatiana, me la hanno fatta proprio detestare.
Tra Tatiana e Alexander è amore vero, che nasce piano piano fino a superare gli ostacoli iniziali e a diventare ogni giorno di più forte e stabile.
Alexander si fida tantissimo di Tatiana, che già dai primi giorni che l’ha conosciuta le ha subito raccontato tutta la sua storia delle sue vere origini e della sua famiglia.
La seconda parte del libro, è quasi la più leggera, che riguarda l’evoluzione del loro grandissimo amore.
Qui, dopo varie e triste vicissitudini, Tatiana riesce a scappare via da Leningrado per trovare rifugio a Lazarevo.
Qui l’autrice, con le sue meravigliose parole, racconta in modo straordinario lo sbocciare del loro amore.
L’unica cosa che mi verrebbe da criticare un pochino è Tatiana e il suo carattere, a volte, un po’ troppo remissivo, soprattutto la sua discutibile abitudine di essere troppo buona facendosi mettere i piedi in testa, tipo il comportamento dei suoi familiari a Leningrado e poi con le anziane del villaggio a Lazarevo.
Il loro amore è talmente grande e forte che nessuno dei due, soprattutto Tatiana, non può stare lontano l’uno dall’altro.
Tutto questo porta Tatiana a tornare ancora una volta a Leningrado, dopo aver atteso a lungo e invano notizie da parte di Alexander.
L’ultima parte del libro racconta ancora una volta del loro ricongiungimento e la loro voglia, dopo che Alexander viene ferito in modo molto serio, di organizzare un piano di lasciare definitivamente la Russaia e trasferirsi in America.
Il finale è super toccante, ogni singola parola e frase tocca nel modo più profondo il cuore di chi lo legge.
A me, IL CAVALIERE D’INVERNO, è un libro che rimarrà per sempre dentro di me.
Anche se ci sono stati abbastanza dei momenti molto trsiti, toccanti e tragici mi hanno colpito moltissimo.
IL CAVALIERE D’INVERNO è il primo romanzo che fa parte di una trilogia che riguarda appunto le vicende storiche e sentimentali di Tatiana e Alexander.
Quindi in questo primo libro, il finale non è la conclusione definitiva di questa storia d’amore.
Mi ha talmente colpito che qui di seguito ho pensato di mettere dopo la sua recensione per iscritto tutti i passi che, a mio parere, sono stupendi e che fanno capire il capolavoro che è questa storia.
Anche se fa piangere abbastanza, vi consiglio di cuore di provare a leggerlo per capire veramente che tipo di emozioni fa provare.
Se dovessi dare un voto a questo libro, non darei un 10 ma un 20.

Ecco i passi :

“Non mi hai trovato. Non mi stavi neanche cercando. Sono io che ti ho trovata. Tu mi …… stavi cercando? Da una vita.”

“Insicurezza, timidezza, paura. No, non era la guerra a terrorizzarla.
Era il caos che regnava nel suo cuore infranto”

“ Era un giorno perfetto. Per cinque minuti non ci fu nessuna guerra, in quella magnifica domenica di giugno a Leningrado.
Alzando gli occhi dal gelato, vide un soldato che la fissava dall’altro lato della strada. Non era una presenza insolita a Leningrado, dove era di stanza una guarnigione. La città era piena di soldati.
Vederli per strada era come vedere anziane signore con le borse della spesa, o gente che faceva la fila o birrerie.
Normalmente Tatiana si sarebbe limitata a dargli una rapida occhiata, ma quel soldato la fissava con un’espressione che non aveva mai visto prima.
Smise per un attimo di mangiare il gelato.
Il suo lato della strada era già immerso nell’ombra, mentre quello dove si trovava lui galleggiava nella luce del pomeriggio.
Lei lo fissò e nell’attimo in cui guardò il suo viso, senti qualcosa muoversi dentro di lei, muoversi, le sarebbe piaciuto dire, impercettibilmente, ma non era vero.
Era come se il cuore pompasse sangue il doppio del normale, inondando tutto il corpo.
Battè le palpebre e il respiro si accellerò.
L’immagine del soldato si sciolse sul marciapiede sotto il sole giallo pallido.
L’autobus arrivò e le coprì la visuale….”

“ L’amore è quando lui ha fame e tu lo nutri”

“ Avevo fame e tu mi hai dato da mangiare”

“ Sei il mio miracolo - dice Alexander a Tatiana - Dio ti ha inviata a me per darmi la fede”

“ Tatiana doveva smettere di avere sentimenti. Doveva stringere i dentri ancora di più. Perché non c’era più cibo.
Non tremerò né indietreggerò, non abbasserò la testa. Troverò il modo di alzare gli occhi, di non lasciare entrare niente. Eccetto te, Alexander”

“ Morirò con la mano di Alexander sul mio viso. All’improvviso le giunse la voce di Alexander - Tatiana ti amo. Mi senti? Ti amo come non ho mai amato nessuna in tutta la mia vita. Ora alzati. Fallo per me, Tatia…. Per favore, alzati e va a occuparti di tua sorella. Io mi occuperò di te”

“ Sii forte, Tatia, salvati per me”

“ Dio ti prego fa che sia viva, anche se non dovesse amarmi più”

“ La guerra era il caos, Tatiana era l’ordine”

“ Da quanto tempo siamo qui? Non lo so. Minuti?
Dov’è il tuo orologio esatto?
Non l’ho portato. Volevo che il tempo si fermasse”

“ Tatiana - sussurrò lui - non temerai i terrori della notte, ne la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. Mille cadranno al tuo fianco, diecimila alla tua destra, ma nulla ti potrà colpire”

“ Ripensò alle ultime parole di suo padre. Paà, ho visto le cose per le quali ho dato la vita distrutte, ma come farò a sapere se le ho ricostruite con i miei arnesi ormai logori?”

“ Addio, mia canzone, sotto la luna e mio respiro, mie notti bianche e giorni d’oro, mia acqua fresca e mio fuoco. Addio.
Che tu possa trovare conforto e una vita migliore e, quando l’alba occidentale illuminerà ancora una volta il tuo viso adorato, sii certa che quello che ho sentito per te non è stato invano.
Addio ……. E abbi fede, mia dolce Tatiana”

“ Soldato lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te …. Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo……
Alexander, un tempo tu mi hai portata e ora io porto te.
Nella mia eternità, ora io porto te.
Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte.
Il tuo cuore, il tuo fucile, mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.
Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d’alba al chiaro di luna, perché là sarò tutti i giorni della mia vita”

“ Sei davvero nato per fare grandi cose, ma sarà meglio che tu resti vivo per me, soldato, perché io non posso andare avanti senza di te”

“ Non puoi andare avanti, mia regina della ruota del lago Ilmen?
Troverai un modo per vivere la vita di entrambi”:

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